Share

Formazione all’impegno socio-politico: a Roma la formazione in presenza su speranza e intelligenza artificiale

Lo scorso weekend, Roma ha ospitato la sessione in presenza della formazione all’impegno socio-politico rivolta agli animatori di comunità senior del Progetto Policoro. Un incontro intenso, ricco di riflessione e preghiera, che ha posto al centro due tematiche cruciali: la speranza nell’anno Giubilare e il ruolo dell’intelligenza artificiale nel nostro tempo.

La tre giorni si è aperta il venerdì sera con un momento di condivisione sulla Spes non Confundit, per introdurci al clima del Giubileo. È stato un tempo prezioso in cui ci siamo posti domande profonde: cosa significa per noi la speranza? Quale domanda vogliamo portare con noi nell’attraversare la Porta Santa? Un momento intenso e di dono, che ha aperto il nostro cuore alla riflessione e alla preghiera.

Sabato mattina, il programma è proseguito con un approfondimento sull’intelligenza artificiale, guidato da don Davide Imeneo, direttore di Avvenire Calabria. Nel suo intervento, ha evidenziato come questa tecnologia rappresenti una sfida, ma anche un’opportunità per favorire un uso consapevole e costruttivo dell’AI. Ha inoltre sottolineato che l’AI è una riproduzione di rete neuronale per simulare processi, ma non può volere o percepire concetti come volontà, sogno e creatività, poiché questi non possono essere “insegnati” alla macchina. Per renderla utile, è necessario porre le domande giuste: per questo motivo, i bambini, con la loro naturale curiosità, risultano i migliori nell’utilizzarla. Don Imeneo ha inoltre evidenziato l’importanza di non difendersi dall’AI, ma di formarci verso un uso consapevole. Durante l’incontro, sono state affrontate anche questioni etiche come l’attendibilità delle fonti, la mancanza di certezza assoluta (l’AI è, infatti, un calcolo di probabilità), la privacy e i consumi poco sostenibili di queste tecnologie.

Dopo questo primo momento formativo, il pomeriggio è stato dedicato alla spiritualità con il pellegrinaggio e il passaggio della Porta Santa nella Basilica di San Pietro. È stato un momento di grazia personale, vissuto nella bella e stimolante famiglia del Progetto Policoro. Un’esperienza intensa, in cui ognuno ha potuto fermarsi in preghiera e riflessione, portando con sé domande profonde e affidandole a Dio. Il cammino condiviso ha reso ancora più significativo questo gesto semplice ma carico di senso, un passaggio che ha rinnovato la speranza e il desiderio di costruire insieme un futuro di fraternità.

L’ultimo giorno della formazione è iniziato con la celebrazione della Santa Messa, durante la quale è stata rivolta una preghiera speciale per Papa Francesco in questo momento di sofferenza. Successivamente, i partecipanti hanno preso parte a laboratori incentrati sulla speranza nell’era dell’intelligenza artificiale.

Nei laboratori, la riflessione è stata guidata da due domande centrali: L’IA e la logica dello scarto: come affrontare le disuguaglianze? e IA e centralità della persona: quali prospettive per il futuro? I partecipanti si sono confrontati su questi temi, declinandoli in diversi ambiti di vita quotidiana e sociale. Dall’educazione al lavoro, dalla sanità all’ambiente, passando per lo sport, la religione, la politica e il turismo, ogni gruppo ha cercato di comprendere come l’intelligenza artificiale possa influenzare positivamente o negativamente questi settori. Un confronto ricco e stimolante, che ha messo in luce le sfide e le opportunità di un’innovazione che deve essere sempre al servizio della dignità umana.

Don Ivan Licinio, Coordinatore Nazionale del Progetto Policoro, ha sottolineato: “L’intelligenza artificiale potrà aiutarci a rendere il mondo più efficiente, ma solo la sapienza del cuore ci renderà capaci di costruire un mondo più umano, più giusto, più fraterno.” Un messaggio chiaro: la tecnologia deve essere uno strumento al servizio dell’uomo e non il contrario. Don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, ha poi aggiunto: “La speranza è dove esiste la capacità di custodire la ricchezza della nostra umanità”. Un richiamo all’importanza delle relazioni e della comunità, aspetti fondamentali della formazione degli animatori senior.

L’incontro si è concluso con i saluti e l’impegno a proseguire il percorso formativo con altri sei appuntamenti previsti per il 2025, in un cammino di speranza e responsabilità.

Gli animatori senior del Progetto Policoro sono tornati nei loro territori con una consapevolezza rinnovata: l’AI può essere una risorsa, ma la vera sfida è quella di inserirla nelle relazioni umane senza sostituirle. In questo anno Giubilare, il loro impegno sarà quello di essere testimoni di speranza, camminando insieme per costruire un futuro più giusto e fraterno.

Come ha ricordato Papa Francesco, «Nell’era dell’intelligenza artificiale, non possiamo dimenticare che per salvare l’umano sono necessarie la poesia e l’amore» (n. 27). Un monito prezioso, che ci invita a mantenere vivo ciò che ci rende autenticamente umani.

Rosa Vuoso Diocesi Ischia – Concetta Ricciardi Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti