Share

Policoro fa bene al bene: buone prassi di comunicazione e Rapporto di Comunità

Linguaggi della comunicazione e Rapporto di Comunità al centro dei lavori mattutini della quarta sessione del 36° Corso di Formazione Nazionale del Progetto Policoro. La giornata si è aperta con la Lectio di Don Michele Falabretti, ricordando l’attesa del Natale: “Attenzione a non scambiare la vita con le cose – ha introdotto Don Michele Falabretti, Responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile nella Lectio – Oggi passiamo i giorni davanti ad uno schermo, da soli a caccia di un oggetto. Questa cosa è disumanizzante perché pensiamo di poter stare li a raggiungere da soli la nostra felicità. Attendiamo le persone, attendiamo la loro presenza, attendiamo la loro attenzione, attendiamo la loro cura. Abbiamo bisogno di attendere ciò che ci fa stare bene, che ci umanizza”.

A raggiungere gli Animatori alla Domus Pacis anche il primo cittadino di Assisi, il Sindaco Stefania Proietti “Qui mi sento a casa – rivolgendosi agli AdC – Abbiate l’ambizione di cambiare il mondo, sono contenta che qui lo state già facendo e partendo da Assisi”.

I riflettori si sono accesi sull’aspetto tecnico della Comunicazione: il piano di comunicazione, i social network, i rapporti con i media e con le testate giornalistiche, la grafica attrattiva. Elementi approfonditi attraverso le Buone Prassi delle Diocesi di: Sessa Aurunca, San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Iglesias e Sassari raccontate dagli AdC Senior che in questi giorni stanno curando il laboratorio – sala stampa.

Aspetti tecnici della comunicazione ma anche dati come quelli del Rapporto di Comunità redatto da Leonardo Becchetti per l’ambito economico, don Alessandro Colavano per l’ambito Pastorale e don Antonio Panico e Marco Iazzolino per l’ambito Sociologico. “Nato dall’esigenza fondamentale di provare a raccontare ciò che facciamo da un altro punto di vista” ha affermato Marco Iazzolino referente dello studio – Una lettura della crescita, misurandone l’impatto, con indicatori ben definiti. “Il Progetto Policoro ha la capacità di aver cura delle fragilità degli ultimi, prova ad includere quelle persone che sono dimenticate dalla società, il Progetto Policoro dà voce a chi non ha voce” ha affermato don Alessandro Colasanto, tutor della diocesi di Sorrento. Policoro fa bene al bene è quello emerso dallo studio: un WeROI_BES più elevato si registra nei domini della Ricerca e Innovazione (2,31), benessere (1,97), ambiente (1,92) e lavoro e conciliazione dei tempi di vita (1,90).

Presente alla Nazionale anche Cecilia dall’Oglio con i membri dell’Equipe Giovani Giustizia e Pace: “Chi ha a cuore la comunicazione ha cura del prossimo, ha cura del fratello”, come comunicare allora? “L’ambiente e la giustizia sociale sono tra loro strettamente legati, agire su uno significa agire sull’altro, è importante esercitarsi per un’ecologia integrale. Questo il tema unito all’esempio dei circoli Laudato Si’ che ha fatto da cornice all’intervento sulla cura della casa comune, durante il quale è stato presentato anche il progetto ‘Ride4Creation’, ideato da due animatori Francesco e Massimiliano per stimolare le coscienze sul tema della custodia e valorizzazione della casa comune.

A chiudere i laboratori del pomeriggio la S. Messa nella Parrocchia di Santa Maria degli Angeli, celebrata dal Vescovo di Gubbio, S. Ecc.za Mons. Luciano Paolucci Badini con la consegna del mandato agli Animatori di Comunità Senior.

La serata è poi proseguita con una rappresentazione curata dai policorini incentrata sull’espressione del talento.

Anna Lisa Atzei, Giulia Lettieri, Mario Sanna, Marco Sprecacè
(equipe comunicazione Progetto Policoro)