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Pellegrini di speranza nel Giubileo.

Un passo ancora nel Percorso di Formazione all’impegno Socio-Politico: “Hope in progress”

Ognuno di noi, dentro al cuore, portava ancora le emozioni fortissime provate con il ritorno alla Casa del Padre di Papa Francesco nel bel mezzo del Giubileo della Speranza e, allo stesso tempo, il cuore si riempiva di speranza per l’attesa del nuovo Papa. Con queste emozioni contrastanti, ma allo stesso tempo carichi di gratitudine, ci siamo incontrati ancora una volta in uno dei nostri incontri online del Percorso per gli AdC senior del Progetto Policoro 2025.

L’incontro, che si è svolto il 5 maggio, ha proprio travolto i cuori di ognuno dei presenti, un momento di forte condivisione che ci ha donato un turbinio di emozioni, aggiunte a quanto già provavamo. Ad accompagnarci in tutto questo, nell’incontro intitolato “Ma proprio tutti?” dedicato al tema “Lavoro e inclusione”, è stato Nico Acampora, un educatore e un innovatore sociale, noto per aver fondato PizzAut, la prima pizzeria in Italia completamente gestita da giovani con disturbi dello spettro autistico. 

Da una esperienza di vita personale, con la diagnosi di autismo del figlio Leo, a dei genitori cade all’improvviso il mondo addosso, ritrovandosi ad essere chiamati ad una grande sfida e Nico, dopo un primo periodo di smarrimento, ha saputo trasformare questa sfida non solo per donare un futuro a suo figlio, ma anche a tantissimi ragazzi che come Leo vivono una condizione di autismo.

Nico ci ha aperto il suo cuore, raccontandoci la sua esperienza imprenditoriale con PizzAut, che oggi conta due ristoranti, con ben circa 40 giovani autistici con contratto a tempo indeterminato. Per formare questi giovani è stata creata l’Aut Academy, in cui viene offerto un corso di formazione di circa 200 ore e successivamente un tirocinio per capire se si può passare al lavoro. Tanti sono i giovani che prima di iniziare a lavorare da PizzAut non parlavano o si esprimevano male, avevano delle stereotipie accentuate e frustranti ma, come ci ha detto Nico, “Il lavoro fa miracoli, il lavoro è potente più di qualsiasi terapia” e questi giovani ne sono la piena dimostrazione.

Sicuramente non è stato semplice il periodo iniziale in cui si dovevano dare gambe all’idea di Nico, tanti lo hanno preso per folle, ma la forza della sua famiglia e di molte altre famiglie con ragazzi autistici che si fidavano di lui non lo hanno fatto demordere e i risultati oggi sono visibili, concreti e adesso ci credono tutti, anche quelli che lo avevano preso per folle. I due ristoranti vivono essenzialmente di tutte le pizze che mangiano i clienti quindi,vanno avanti autonomamente senza nessun contributo pubblico.

Nico ha toccato l’anima di tutti noi, ricordandoci di mettere al centro la persona, perché quando si fa questo si accende la speranza. Don Bruno Bignami, in chiusura dell’incontro, ha detto che “questi giovani ci ricordano che il lavoro deve essere associato ad una dimensione profondamente umana e questa è una cosa che non è affatto scontata e che noi forse abbiam perso”.

Anche quest’altro incontro ci ha fatto sperimentare che possiamo vivere la speranza solo se questa diventa azione concreta. E questa è da sempre la missione del Progetto Policoro, e in particolare di questo percorso, che si incastona perfettamente in questo anno giubilare dedicato alla speranza, spingendoci a diventare attori di speranza in questa società che troppo spesso è individualista e proprio su questo passaggio “dall’individualismo al noi” Nico ha costruito la famiglia di PizzAut.

 

Anna Lisa Martello

AdC Senior, Diocesi di Siracusa