31 Maggio 2010
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Policoro News N°1 – 2006

SOMMARIO:

 
 
– CENASCA – CISL, si rafforza l’impegno dentro il Progetto Policoro.
 
– Cenasca-Gioc: al via i nuovi seminari di orientamento.
 
– Seminari a tappetto della Diocesi di Mazara del Vallo.
 
– Seminario su sviluppo mondo rurale e realtà economico/territoriale.
 
– Impresa sociale: Il C.d.M. vara D. LGS. attuativo della L. N. 118/05..
 
 
IN G.U. LA LEGGE N. 96/2006 SUL SETTORE AGRITURISMO
Documentazione:
 
A cura del Cenasca-Cisl
 
CENASCA CISL, SI RAFFORZA L’IMPEGNO DENTRO IL PROGETTO POLICORO.
Di Arsenio Carosi – Presidente Nazionale Cenasca Cisl
Con l’inizio del nuovo anno, il Cenasca-Cisl ha inteso individuare, di concerto con i tre Uffici CEI coinvolti nel progetto, una rinnovata e più ampia proposta di impegno delle proprie strutture nazionale e territoriali all’interno del Progetto Policoro. Fermi rimanendo i contenuti dell’impegno sinora profuso, il Cenasca Cisl per l’anno in corso, ha anzitutto inteso dare continuità alle sue attività di organizzazione dei “Seminari di Orientamento al Lavoro ed alla Cooperazione” (sono un centinaio gli incontri realizzati in questi anni sui vari territori), aggiornati e arricchiti nei contenuti. Per la realizzazione di tali corsi, che ci hanno permesso di incontrare sinora oltre duemila giovani, ci si avvarrà, a partire dall’anno in corso, nell’ottica del lavoro in rete che da sempre rappresenta il fondamento del progetto, della preziosa collaborazione della GIOC. Detti interventi formativi, in linea con i fini istituzionali di promozione del lavoro e di diffusione della cultura imprenditiva che caratterizzano, dentro la Cisl, l’impegno del Cenasca, hanno da sempre lo scopo di avvicinare i giovani alle tematiche connesse alla ricerca di occupazione -attraverso un’accurata disamina dei mutamenti in atto all’interno di un mercato del lavoro in costante evoluzione -l’approfondimento delle tecniche di ricerca attiva del lavoro e la diffusione delle conoscenze di base sulla creazione di impresa sociale. Compito della GIOC, in questo ambito, sarà quello di stimolare nei giovani una lettura della disoccupazione in una prospettiva di fede, approfondendo il tema dell’annuncio evangelico nei contesti di disoccupazione. I seminari di orientamento puntano dunque principalmente ad offrire ai giovani un’ opportunità di confronto e di scambio reciproco delle esperienze. In questi anni si è dimostrato che gran parte dei corsisti considera importante l’organizzazione di incontri in occasione dei quali pronunciarsi direttamente sulle tematiche connesse alla ricerca del lavoro e nel corso dei quali essere aiutati nella non semplice lettura del contesto socio-economico territoriale. Ampio risalto viene dato, nell’ambito di queste iniziative formative, all’importanza dell’acquisizione, da parte dei giovani, della capacità di lavorare insieme come principale modalità con cui affrontare il problema della disoccupazione. Ma anche di stabilire sul territorio una rete di rapporti fiduciari che permettano di guardare all’altro non come a qualcuno con cui si è in competizione bensì come ad una risorsa, ad un sostegno irrinunciabile per affrontare e dare soluzione a problemi comuni. Si va così sviluppando in molti di essi il desiderio di lavorare (magari assieme a qualcuno che si è avuto modo di conoscere durante lo svolgimento dei corsi) all’avvio di un comune progetto d’impresa. I seminari di orientamento hanno altresì rappresentato in questi anni per l’a.d.c. un’occasione importante per pubblicizzare le attività del Centro Servizi ed avviare un rapporto coi giovani partecipanti da coltivare e far crescere nell’ambito dell’attività di animazione territoriale. Il 1° livello può rappresentare inoltre per l’adc un’occasione per prendere contatto con le strutture territoriali CISL e Cenasca, puntualmente coinvolte nella realizzazione delle iniziative formative. Ulteriore punto qualificante dell’azione del Cenasca dentro il Progetto Policoro sarà, nell’anno in corso, l’avvio di un progetto sperimentale volto a creare le premesse affinché, a partire dal 2007, gli animatori di comunità possano svolgere il terzo anno di attività, così come previsto dal Progetto Policoro, collaborando con una delle organizzazioni laicali operanti nell’ambito delle due filiere (formazione-evangelizzazione) del Progetto Policoro. Si tratterà ora, già a partire dalle prossime settimane, di verificare, caso per caso ed in stretta collaborazione con i diversi soggetti operanti a livello locale, la disponibilità degli animatori di comunità (oggi al secondo anno di attività), e delle strutture che eventualmente saranno chiamate ad accoglierli, a costruire e/o consolidare un percorso di scambio di esperienze e professionalità e la progettazione di iniziative e percorsi comuni in grado di consentire il raggiungimento dell’obiettivo che ci si è prefissati. Obiettivo senz’altro ambizioso che consentirà da un lato, ove disponibili, alle diverse organizzazioni di filiera di poter contare, a partire dal 2007, sulla professionalità acquisita dagli animatori di comunità nelle attività di animazione territoriale e nel lavoro di rete e, dall’altro, di avvicinare ulteriormente questi giovani al sindacato e al mondo della cooperazione.
 
Cenasca-Gioc: al via i nuovi seminari di orientamento.
Con l’obiettivo di assicurare un più ampio spazio ai percorsi di evangelizzazione dei giovani disoccupati o irregolarmente occupati all’interno del già consolidato programma dei cc.dd. incontri di 1° livello, si legge in una nota a firma del Presidente Cenasca Carosi e del Presidente Gioc Agagliate, inviata a tutti gli animatori di comunità, Cenasca-Cisl e Gioc, a partire dall’anno in corso, offrono agli adc la possibilità di realizzare incontri di orientamento rinnovati sotto il profilo contenustico. Gli incontri di orientamento al lavoro e alla cooperazione, prosegue la nota, avranno una durata di due giorni pieni e dovranno essere organizzati dagli animatori di comunità in raccordo con Andrea Nardella (Cenasca-Cisl) e Manuela Agagliate (Gioc). Gli animatori di comunità potranno organizzare gli incontri nell’ambito diocesano o all’interno di una parrocchia. Il programma dei corsi sarà incentrato sugli aspetti motivazionali, sull’ascolto reciproco delle esperienze, sul significato del “gruppo” come luogo di amicizia, di confronto, di crescita umana e cristiana, sull’individuazione di un metodo di lavoro in gruppo, sul rapporto tra giovani e consumo, sull’importanza del lavorare insieme, sulle evoluzioni in atto all’interno del mercato del lavoro italiano, sulla riforma del mercato del lavoro (“Legge Biagi”), sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro, sulle modalità di costituzione di un’impresa sociale e sul suo funzionamento, sul quadro normativo che regola la nascita e l’agire di una società cooperativa. I primi seminari di orientamento in collaborazione tra Gioc e Cenasca si terranno in data 31 marzo e 1° aprile pp.vv. a Capaci (PA) e Castelvetrano (TP). Al fine di consentire un avvio/consolidamento di collaborazione tra adc organizzatori e strutture territoriali Cisl e Cenasca, il Cenasca Nazionale ha chiesto agli stessi adc di prevedere, all’interno dei corsi, uno spazio di partecipazione dei propri referenti territoriali. Il seminario in programma a Capaci vedrà pertanto la partecipazione di Peppino Russo – Responsabile Cenasca Palermo e quello in programma a Castelvetrano di Mimmo Binaggia – Segretario Organizzativo UST CISL di Trapani.
 
SEMINARI A TAPPETO NELLA DIOCESI DI MAZARA DEL VALLO.
Di Florinda Casaraona – Adc Diocesi Mazara del Vallo
Eh sì, abbiamo proprio deciso di animarla questa Diocesi di Mazara del Vallo! Il 31 marzo partirà il terzo seminario organizzato con il Cenasca Nazionale, al fine di diffondere la nuova cultura del “lavorare insieme”. Il seminario si svolgerà a Castelvetrano (TP) presso la Parrocchia SS. Annunziata in via Ruggero VII n. 1 e farà registrare una novità rispetto a quelli organizzati su Mazara ad ottobre 2005 e Partanna a febbraio 2006. Stavolta sarà infatti coinvolta anche la Gioc con la quale si spera di percorre un bel tratto di strada insieme. Oltre ai consulenti Gioc (Manuela Converso – Paola Commare) e Cenasca (Andrea Nardella), prenderanno parte all’incontro Don Edoardo Bonacasa – Responsabile Ufficio per iProblemi Sociali ed il Lavoro della Diocesi di Ma zara, Mimmo Binaggia – Segretario Organizzativo UST Cisl Trapani e Salvino Titone (Acli Ma zara del Vallo). Gli incontri precedenti ci hanno fatto capire quanto è importante lavorare sulla costituzione dei gruppi e dare loro strumenti per un sereno confronto su tematiche tanto delicate come quella del lavoro. Molti dei partecipanti ai suddetti seminari continuano a frequentare il Centro Servizi in vista dell’avvio di nuove attività, da far partire in forma di cooperativa. Tante sono le paure e le difficoltà, ma il fatto di non sentirsi soli rende i giovani più fiduciosi. Nel mese di febbraio si è svolto un altro seminario, organizzato di concerto con la Camera di commercio di Trapani, con Confcommercio e con altre associazioni. La presenza del Progetto Policoro è servita per sostenere l’idea che i seminari di orientamento all’impresa e alle agevolazioni hanno un senso nella misura in cui i nuovi imprenditori possono contare su una rete territoriale pronta a sostenerli con servizi e solidarietà.
 
SEMINARI SU SVILUPPO MONDO RURALE E REALTA’ ECONOMICO/TERRITORIALE.
Di Delia Sansevrino – Adc Diocesi di Castellaneta
Su iniziativa del Progetto Policoro di Castellaneta e di Taranto, in collaborazione con la sezione giovanile Coldiretti di Taranto e con l’Istituto Tecnico Agrario Statale “C. Mondelli” di Massafra (Ta), ha preso il via, il 24 febbraio scorso, il primo seminario di studio sulle energie rinnovabili e le nuove forme di sviluppo nel mondo rurale. Il corso si articola in 30 ore complessive, suddivise in 10 moduli da tre ore ciascuno. Gli incontri sono settimanali, per 10 settimane consecutive, fino al 28 aprile, dalle 18:00 alle 21:00 e si svolgono presso l’Istituto Tecnico Agrario “C. Mondelli”. L’iscrizione prevede un contributo di 10,00 euro. Al termine del corso, quanti avranno partecipato ad almeno 1/3 delle ore previste riceveranno un attestato di partecipazione. Le docenze sono state affidate a tecnici della Coldiretti (dott.ssa Lea D’Erchia, dott. Giuseppe Scagliola, dott. Daniel Dal Corso), ad esperti della materia (dott.ssa Simona Coperte – Ing. ambientale), a docenti dell’Università di Bari (prof. Antonio Seccia), ad operatori del settore (dott. Giuseppe Palanga, bioarchitetto). A conclusione del corso è prevista una visita presso un’azienda agricola del nostro territorio. La scelta di collaborare con il mondo rurale nasce dalle urgenti necessità di sostegno e promozione che il mondo agricolo vive in questo particolare periodo storico – economico, soprattutto nell’arco ionico. Vera scommessa dell’iniziativa formativa è la collaborazione fra tutti i partners coinvolti. Da questo punto di vista, è per noi senz’altro utile e costruttivo conoscere meglio il mondo rurale, le sue ricchezze, le sue debolezze; mondo che la Chiesa desidera sostenere nella prospettiva di una sua crescita stabile e duratura. Il 23 marzo p.v. inoltre, presso il Centro Pastorale “Lumen Gentium” di Castellaneta, si svolgerà un convegno dal titolo “La speranza del lavoro tra vincoli e…vicoli”, organizzato dall’Ufficio Diocesano Problemi Sociali e Lavoro e dallo staff Progetto Policoro Castellaneta. L’iniziativa vedrà la partecipazione del Vescovo di Castellaneta mons. Pietro Maria Fragnelli, della dr.ssa Cristina Valfrè (Sviluppo Italia Puglia) e del dr. Francesco Palmisano (Presidente Federalberghi Taranto – Ascom). Primo obiettivo del convegno è l’avvio di una verifica circa lo stato delle attività commerciali, turistiche e dei servizi della provincia di Taranto nate negli ultimi cinque anni, al fine di comprendere ciò che il mondo del lavoro vuole oggi comunicarci e quali sono le richieste che giungono dal territorio, in una prospettiva di speranza e di individuazione di percorsi praticabili di sviluppo. Il mondo del lavoro continua infatti ad essere oggetto di continui cambiamenti legislativi e strutturali; cambiamenti che hanno una forte ricaduta sulle progettualità dei singoli. La flessibilità, la crescente precarietà dei contratti, condizionano la sfera affettiva, formativa e culturale in genere delle vecchie e nuove generazioni, ed in particolare dei giovani e della loro aspettativa rispetto al futuro.
 
IMPRESA SOCIALE: IL C.d.M. VARA D. LGS. ATTUATIVO DELLA L. N. 118/05.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in data 2 marzo u.s. lo schema di decreto legislativo (all. in documentazione) attuativo della delega conferita al Governo (legge 13 giugno 2005 n. 118) a rivedere la disciplina dell’impresa sociale attualmente vigente. Obiettivo del provvedimento è quello di attualizzare e valorizzare l’impresa sociale in considerazione del ruolo di crescente importanza che essa ha assunto e va assumendo nell’ambito del welfare. In particolare, possono conseguire il titolo di impresa sociale le organizzazioni senza scopo di lucro che esercitano in via stabile e principale un’attività economica organizzata finalizzata alla produzione e allo scambio di beni o servizi di utilità sociale e diretta a realizzare finalità di interesse generale. L’impresa sociale opera nei seguenti settori di attività: assistenza sociale, sanitaria e socio-sanitaria, educazione, istruzione e formazione, tutela dell’ambiente, formazione universitaria, ricerca ed erogazione dei servizi culturali, formazione extrascolastica per prevenire la dispersione. Lo schema di decreto approvato dal C.d.M. fissa il divieto di ridistribuire, anche indirettamente, utili e avanzi di gestione ad amministratori e a persone fisiche o giuridiche partecipanti, nonché l’obbligo di reinvestire gli utili nello svolgimento dell’attività o ad incremento del patrimonio. In caso di cessazione dell’attività di impresa, il patrimonio residuo dovrà essere devoluto ad altra impresa sociale, ad associazioni, a comitati, a fondazioni ed ad enti ecclesiastici. Considerata la fondamentale crescita di ruolo di cui è protagonista il terzo settore nella società italiana, il provvedimento muove dalla consapevolezza della necessità di consentire a questo tipo di imprese, dotate di una loro specifica particolarità, di regolamentare in forma chiara la loro attitudine a svolgere attività di tipo imprenditoriale connessa ai fini statutari.
 
AL VIA LA NUOVA 488.
Con decreto interministeriale del 1° febbraio 2006 (all. in documentazione) sono stati fissati nuovi criteri, condizioni e modalità per la concessione ed erogazione, a partire dai bandi aperti dopo l’entrata in vigore del decreto stesso, delle agevolazioni alle attività produttive nelle aree sottoutilizzate di cui alla legge 19 dicembre 1992 n. 488, in attuazione della riforma degli incentivi disposta dall’articolo 8 del decreto legge 14 marzo 2005 n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005 n. 80. Il provvedimento punta non solo allo snellimento delle procedure di accesso alle agevolazioni ma anche ad una maggiore efficienza del sistema di selezione dei progetti. Fine ultimo del decreto è dunque quello di contribuire a far sì che il finanziamento pubblico diventi un vero e proprio investimento sul futuro attraverso il miglioramento della qualità dei progetti selezionati. Il provvedimento prevede infatti nuovi indicatori, orientati all’innovazione, ed un prestito bancario che offre maggiori garanzie sulle capacità finanziarie del beneficiario e sulle prospettive di successo dell’investimento. Il decreto definisce altresì i requisiti e le condizioni per l’accesso al finanziamento agevolato a valere sulle disponibilità del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti S.p.a., ai sensi dell’articolo 1, comma 354, della legge 30 dicembre 2004 n. 311 (legge finanziaria 2005).
 
IN G.U. LA LEGGE N. 96/2006 SUL SETTORE AGRITURISMO.
Cambiano le norme che regolamentano il settore dell’agriturismo. È stata infatti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 16 marzo u.s. la legge di riforma che rinnova la precedente disciplina. La legge, tra l’altro, rende più snelle le procedure amministrative necessarie all’avvio dell’attività. In particolare, è previsto che l’agriturismo possa essere attivato attraverso una semplice dichiarazione di inizio dell’attività. Gli operatori dovranno frequentare corsi preliminari di formazione per ottenere l’abilitazione.