28 Maggio 2010
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Piccoli gesti concreti…..crescono

Mani aperte per servire

 
 
Quando l’aiuto verso il prossimo è routine.
di Alessia Cimmarrusti
 
 
 
 
Fedeli al dovere d’informare, ci infiliamo nelle maglie del tessuto sociale per scrutarne ogni aspetto. Questa volta siamo andati a vedere come funziona una ONLUS – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale.
 
Abbiamo incontrato Gianni Giorgio, Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Mani aperte per servire”.
 
Quando nasce l’associazione
Nel 2001 la Caritas diocesana di Altamura, rilevò la mancanza di un servizio continuativo di trasporto in ambulanza. Attraverso un’operazione di ripristino di un mezzo dismesso dall’Ospedale Miulli, il 14 agosto 2001, partì il servizio che è rimasto attivo fino all’11 marzo 2003, quando la Caritas ha promosso l’Associazione di promozione sociale “Mani Aperte per servire”.
 
Dove ha sede
Il servizio ha avuto sede presso il centro di accoglienza della parrocchia San Francesco fino a settembre 2007. Al cambio di direzione della Caritas, con lo spostamento della logistica su Gravina, il centro accoglienza ha chiuso i battenti e il servizio ambulanza non è stato più collocato in quella sede.
 
C’è stato un periodo di vuoto in cui l’associazione non ha avuto un ufficio, ma il servizio non si è mai interrotto. Grazie alla sensibilità dell’Amministrazione Comunale l’organizzazione ha ottenuto il parcheggio presso la parte retrostante la scuola elementare De Amicis e prima dell’estate 2008 il Comune ha gentilmente concesso un locale su via Vittime di via Fani, dove a breve verrà inaugurata la nuova sede dell’associazione.
 
Chi ne fa parte
L’Associazione oggi conta nel proprio organico circa quaranta associati. Bisogna sottolineare che non sono “volontari”, nè “soci”, ma “associati”. È una forma diversa dal volontariato o dalle cooperative sociali. Non tutti gli associati sono operativi all’interno del servizio ambulanza, in cui ruotano circa dieci-dodici unità.
 
Il resto delle risorse sono impegnate nella gestione dei mezzi e dei registri. Bisogna considerare che un’attività del genere prevede l’impegno in segreteria di un buon numero di persone che tenga sotto controllo la catalogazione degli atti, ai fini delle verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Gianni Giorgio, presidente dell’Associazione si avvale della collaborazione del Consiglio Direttivo che vede Vicepresidente Donato Giorgio e segretari Donatello Lionetti e Stella Limitone.
 
I servizi offerti
“Mani aperte per servire” offre prevalentemente un servizio di trasporto per ammalati e infermi, in ambulanza o con mezzi semplici per consulenze o visite specialistiche e, come previsto da statuto e da atto costitutivo, fa anche accoglienza per i parenti degli ammalati, promozione sociale e formazione continua per gli associati.
 
Automaticamente l’associazione ruota anche intorno alle attività del Miulli. L’Ente Ecclesiastico è un ospedale di eccellenza, con un numero cospicuo di posti letto, che riceve pazienti da tutta Italia. La Onlus in questione è l’unica ad offrire servizio di trasporto privato ad Acquaviva, operativo 24 ore su 24. Di riflesso si trova a gestire anche trasferimenti a lunga percorrenza.
 
Non effettua, invece, interventi di primo soccorso, servizio affidato già da qualche anno al 118. La Puglia è stata l’ultima Regione ad introdurre il 118 e molti non conoscono il servizio, quindi “Mani aperte per servire” fa promozione anche in questo senso. Allo stesso modo, il 118, quando constata la non necessità di intervento urgente, sensibilizza i pazienti all’utilizzo del servizio privato, fornendo il numero dell’Associazione. La ONLUS, ha stipulato degli accordi con strutture per l’assistenza agli anziani, le quali, in situazioni delicate forniscono la presenza a bordo del medico.
 
Come associazione, inoltre, partecipa alla Protezione Civile Cittadina ed è riconosciuta anche a livello nazionale. Ad esempio, il giorno di ferragosto è stata contattata dalla centrale operativa di Bari e messa in pre-allarme a causa dell’incendio nella zona di Cassano Murge Sul territorio di Acquaviva da piena disponibilità alle Forze dell’Ordine e agli Enti Pubblici in occasione di eventi particolari. Da qualche anno è l’ambulanza di riferimento durante la Sagra del Calzone, o durante il Corteo Storico, fornendo sei unità per punti mobili di assistenza.
 
Raccontaci un caso
«Nel febbraio del 2007, fummo contattati dal Caposala di un reparto del Miulli che ci chiedeva aiuto per una signora di Napoli, che aveva avuto un incidente in Calabria. Quest’ultima, giunta al Miulli dopo una serie di passaggi intermedi tra l’ospedale di Corigliano Calabro e il Policlinico di Bari, fu operata per una brutta frattura al femore.
 
La famiglia aveva bisogno di servizi collaterali. Facemmo in modo che potessero trovare appoggio in una struttura di prima accoglienza. Quando i medici resero noto che la degenza dell’inferma si sarebbe prolungata per alcuni mesi, fu chiaro che i parenti avrebbero dovuto trasferirsi ad Acquaviva.
 
Trovammo una sistemazione decorosa presso una casa ammobiliata, ad un prezzo congruo. L’assistenza non terminò lì, perchè trasferimmo la paziente a Napoli. A distanza di un mese la riportammo al Miulli per un controllo e manteniamo i contatti tutt’ora.
 
È chiaro quindi come nell’ambito delle attività organizzate da un’associazione di promozione sociale oltre al trasporto consuetudinario, non è insolita la necessità di servizi di accoglienza.
 
L’Associazione ha il proprio ambito di intervento nella Provincia di Bari, ma riceviamo chiamate dappertutto. A luglio, ad esempio, una paziente non autosufficiente di Terlizzi è stata trasferita in una clinica privata a Lione, in Francia e abbiamo curato noi il trasferimento».
 
I mezzi a disposizione
Al momento sono a disposizione due ambulanze. La più piccola viene usata esclusivamente per il trasporto ordinario; la più grande, reinvestendo una parte degli utili, è stata allestita ad unità mobile di rianimazione cardiologica, quindi è fornita di tutti i presidi necessari (ventilatore, aspiratore, defibrillatore) per il trasferimento di pazienti provenienti dai reparti di rianimazione. L’ambulanza che veniva utilizzata nel 2003 è parcheggiata nel piazzale retrostante la Chiesa di San Francesco. Era intestata alla Caritas, ma il nuovo direttore non ha inteso passarla in dotazione all’associazione.
 
Requisiti degli associati e possibilità d’inserimento
Bisogna essere maggiorenni, ben predisposti e avere tanta buona volontà. Prestare servizio significa impegnarsi per il sociale, offrire un servizio utile al territorio, avere rapporti diretti con i pazienti, partendo da principi di lealtà ed eticità. L’associazione da la possibilità di acquisire professionalità e di svolgere un’attività che può diventare una professione domani. Essendo una struttura conosciuta e riconosciuta sul territorio, riesce ad asserire ai corsi tenuti periodicamente dal Centro permanente di formazione ASL ad Altamura che durano 150 ore, suddivise in 50 di teoria e 100 di pratica, presso i Pronto Soccorsi dell’ASL di Bari.
 
Molte persone, hanno ottenuto i brevetti BLS (rianimazione cardio polmonare) e BLSD (rianimazione cardiopolmonare col defibrillatore), richiesti dal 118 nell’allestimento delle postazioni di volontari. Per capire meglio: i nuclei del 118 sono divisi in tre tipologie: V-ICTOR, dove “V” sta per volontari, I-NDIA come postazione con un infermiere a bordo e MIKE come sito medicalizzato. Nelle VICTOR, potrebbero potenzialmente essere inseriti anche gli associati che hanno ottenuto (in forma completamente gratuita) le qualifiche professionali necessarie.
 
Organizzazione interna
Il servizio è operativo 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Il contatto avviene direttamente, tramite chiamata al 333-7047800 , numero sempre attivo. Durante la giornata si portano a termine in media quattro-cinque interventi, per un totale di 1500 casi l’anno. Il mese di agosto, solitamente considerato “tranquillo”, li ha visti intervenire 102 volte. Per l’effettuazione del servizio viene richiesto un obolo volontario a seconda delle possibilità. Se gli spostamenti prevedono un impegno maggiore, si cerca di raggiungere un accordo con l’utente facendo in modo che vengano coperte le spese per la gestione del mezzo e per un contributo agli operatori, sempre nel rispetto dell’eticità e della correttezza, soprattutto in casi di indigenza. Non si rifiuta nessun tipo di richiesta.
 
L’offerta viene registrata dall’operatore sul foglio di marcia e viene rilasciata una ricevuta, valevole a tutti gli effetti di legge, che intestata ad una persona che produce reddito può essere portata in detrazione sul Modello 730. Tutto questo ai fini della trasparenza totale del servizio. Il numero è attivo anche per chiunque voglia mettersi alla prova e cimentarsi in questo servizio, tenendo ben presente che col tempo si sta evolvendo, andando aldilà del semplice trasporto, spingendosi verso l’assistenza di pazienti soli. Per dedicarsi a questo tipo di attività bisogna ricavare a monte, durante la giornata, il mese o l’anno uno spazio coerente ed essere – come dice Gianni – non “volontari del tempo libero” ma del “tempo liberato”.