25 Gennaio 2023
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Maria Eletta Martini: testimone dell’anno

Inauguriamo oggi la nostra rubrica di approfondimento sul testimone dell’anno: Maria Eletta Martini.
Aiutati dalle testimonianze di alcuni suoi familiari e di quanti l’hanno conosciuta, scopriremo lo stile scelto da Maria Eletta per abitare il momento storico che ha vissuto e per realizzare quell’amore politico indicato come “necessario” da Papa Francesco nella Fratelli tutti.
In questa prima clip, Andrea Perelli ci racconta come l’agire politico di Maria Eletta non sia stato dettato o influenzato dalla ricerca del consenso ma dalla lettura sapienziale del proprio tempo, anche andando incontro a scelte impopolari. Lei stessa scriveva che: «La ricerca seria del consenso, non è ossessiva, non a tutti i costi e con qualunque mezzo; perché si è consapevoli che nessun fine, nemmeno il migliore, giustifica mezzi scorretti; e che, in ultima analisi, il futuro non dipende da noi, è “nelle mani di Dio”».
Cosa vuol dire questo per un Animatore di Comunità? Il nostro servizio deve nascere sempre dall’analisi del territorio e orientarsi non verso quello che è più facile e popolare ma verso quello che realmente occorre ed è giusto realizzare. Il discernimento che utilizziamo nel leggere la realtà che ci circonda non è esclusivo o migliore di altre modalità, piuttosto ha il sapore del Vangelo, è attenzione alla persona ed è capace di guardare lontano insieme a chi è lontano, mettendo in conto la fatica dei processi e la probabilità di insuccessi.
In questo senso abitare vuol dire anche fare spazio: fare spazio alla pluralità, alla novità e alle sfide che continuamente arrivano nei centri servizi o nelle occasioni di incontro che ci identificano. Soprattutto vuol dire fare spazio a Dio che, attraverso di noi, fa «germogliare i semi che ha posto in ciascuno, le sue capacità, la sua iniziativa, le sue forze» (Papa Francesco, Fratelli tutti, n. 162). È il Vangelo ad orientare il nostro sguardo verso i giovani e i nostri passi nello sviluppo sociale così da “stare dentro la storia con amore”.
Il futuro, perciò, «non dipende da noi, è “nelle mani di Dio”».