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Formazione regionale Emilia Romagna – Marche

Eravamo in mezzo a un campo da calcio vuoto, senza tribune intorno, calciatori famosi, giornalisti o fotografi. Eppure mentre don Federico ci raccontava la storia del luogo in cui ci trovavamo, l’impressione che stessimo calpestando molto più di qualche filo d’erba era davvero facile da concretizzare. La CdR – Città dei Ragazzi, intuizione geniale di don Mario Rocchi, costruita insieme ai ragazzi stessi nel primo dopoguerra, quando la parola “crisi” era più comprensibile sotto i termini “fame”, “freddo”, “miseria”, “povertà”.

 
Una vera e propria città nella città, in cui i piccoli modenesi potevano ricevere istruzione, formazione professionale, educazione alla socialità attraverso lo sport, il cinema, il gioco.
Per decenni, migliaia di bambini e ragazzi, nella CdR avevano trovato un’occasione di speranza, di crescita, di futuro. Ecco perché su quel campo da calcio avevamo l’impressione di respirare un po’ la storia.
Qualcuno, a ragione, si starà domandando: “Voi chi?”
Noi, gli animatori di comunità del Progetto Policoro dell’Emilia Romagna e delle Marche.
Altra domanda: “Cos’è il Progetto Policoro?”
Un’altra splendida intuizione di un altro don Mario (don Mario Operti), che da Direttore dell’Ufficio nazionale di Pastorale Sociale e del Lavoro coinvolse altri due Uffici, la Caritas e la Pastorale Giovanile in questo progetto (che prese il via nella cittadina lucana di Policoro), caratterizzato da tre parole guida: Vangelo, giovani, lavoro.
Un modo per aiutare i giovani a non lasciare il territorio nel quale sono nati e cresciuti, ma in cui illuminati dalla fede e supportati da una rete ecclesiale e professionale, sono capaci di inventarsi il lavoro che sognano, per il quale sono naturalmente portati o si sono formati.
Un progetto che negli anni, con l’aggravarsi della crisi economica, è diventato profetico anche nel nord del paese, prima che altrove nella nostra regione.
Gli AdC – animatori di comunità sono quelle persone scelte in ciascuna diocesi dal vescovo e dai direttori dei tre uffici diocesani sopracitati per incontrare i giovani e mettere in rete le loro idee imprenditoriali.
 
Grazie all’invito di Andrea Atti, AdC e vice di PG della Diocesi di Modena, ci siamo dunque trovati insieme da Imola, Forlì, Cesena, Rimini e Senigallia sabato 20 ottobre scorso per un momento di formazione regionale in un luogo in cui ancora oggi, pur in modo diverso per via dei grandi cambiamenti intercorsi, si cerca di aprire un varco nel mondo del lavoro a tanti giovanissimi.
La giornata si è aperta con la presentazione della realtà della CdR da parte di don Federico Pigoni, Vicario della Pastorale.
E’ proseguita poi col contributo di don Giuliano Gazzetti, direttore PSL.
 
Ci ha richiamato alla spiritualità del lavoro, a vedere il lavoro come offerta al Signore, che unisce il nostro corpo a Lui nell’azione salvifica verso tutti gli uomini.
Insomma il lavoro concreto che facciamo diventa offerta spirituale e testimonianza visibile di una vita improntata al Vangelo.
Don Stefano Violi, direttore UPG, si è focalizzato invece sull’aspetto vocazionale intrinseco al lavoro. E’ Dio fin dalle origini a chiamare l’uomo al lavoro affermando nella Genesi come il mondo sia stato fatto per lui. Dunque il lavoro è parte fondante della sua dignità. E il Signore opera costantemente per restituire quella dignità, in un lavoro che invece è percepito solo come fatica dopo il peccato originale (come nella parabola del padrone della vigna, in cui in diversi momenti della giornata il padrone esce di casa per fare in modo che nessuno resti senza lavoro).
E proprio a questo siamo chiamati noi animatori: a far riscoprire nel lavoro quella dignità e bellezza propria di ciascun uomo. Una riforma che non parte dalle leggi, ma dal cuore, perché leggi giuste con uomini “duri”, non servono comunque a nulla.
Abbiamo terminato la mattinata con una visita alle varie strutture della CdR, in particolare l’Istituto per la Formazione Professionale, guidati dal direttore Massimo Cavazzuti. Più di duecento studenti provenienti da molti paesi, distribuiti su quattro corsi: operatore dell’autoriparazione, installatore e manutentore di impianti elettrici, installatore-montatore di sistemi elettrico-elettronici, costruttore su macchine utensili. Corsi gratuiti, con docenti competenti e improntati al dialogo, con aule attrezzate per un apprendimento pratico e deduttivo.
 
Dopo aver affidato al Signore i tanti spunti e le idee balenate alla mente da questa esperienza nella Celebrazione Eucaristica, guidati da Andrea ci siamo diretti sulle colline per consumare insieme un pasto caratterizzato dalle specialità eno-gastronomiche del territorio modenese. Anche questo è Progetto Policoro!