17 Giugno 2013
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Fare del ricordo un motivo di impegno

Circa trenta Animatori di Comunita provenienti da Marche, Abruzzo-Molise, Emilia Romagna e Lazio, accompagnati da tutor e direttori diocesani, segretari e coordinatori regionali, si sono riuniti a Camaldoli (AR) il 14-15-16 giugno 2013 per formarsi nell’area dell’Evangelizzazione e della Dottrina Sociale della Chiesa, con attenzione particolare all’impegno socio-politico dei cristiani di ieri e di oggi.

 
In questi giorni si è vissuto un intenso spazio di riflessione e memoria, ispirati dal CODICE DI CAMALDOLI, per guardare ed interpretare quale Democrazia viviamo oggi nel nostro Paese.
Il Codice è frutto dell’impegno di un gruppo di intellettuali laici e religiosi cattolici che dal 18 al 24 luglio 1943 si riunì presso il monastero benedettino di Camaldoli, sotto la guida di mons. Adriano Bernareggi, assistente ecclesiastico dei laureati dell’Azione Cattolica. Intento del gruppo era confrontarsi e riflettere sul magistero sociale della Chiesa rispetto ai problemi della società, ai rapporti tra individuo e stato, tra bene comune e libertà individuale. Il frutto di questa riflessione fu il “Codice di Camaldoli”, documento articolato nei seguenti temi:
 
Enunciati

Presentazione

Premessa sul fondamento spirituale della vita sociale
I – Lo Stato
II – La Famiglia
III – L’Educazione
IV – Il Lavoro
V – Produzione e scambio
VI – Attività economica
VII – Vita internazionale
Guidati dagli onorevoli Ernesto Preziosi e Pierluigi Castagnetti, accompagnati dai monaci benedettini, gli AdC hanno approfondito il Codice di Camaldoli, al fine di acquisire delle chiavi di lettura utili a interepretare e comprendere i fatti di attualità del nostro Paese.
In queste giornate di formazione interregionale si è gustata e meditata una pagina della storia italiana, riconoscendo nei fatti storici un annuncio di fede e una testimonianza di impegno cristiano. Il passato è stato raccontato con l’intento di offrire degli insegnamenti utili per agire nel presente, col desiderio di costruire un futuro ben radicato sulla storia del nostro Paese. Si è fatta memoria per scoprire come i fatti della storia sono frutto di un percorso, con un passaggio di testimone che si tramanda da generazione in generazione.
L’attualità del Codice di Camaldoli ha interpellato la riflessione degli AdC su diversi temi, tra cui l’impegno dei cattolici italiani che (anche nel 1943, con una guerra in corso) decidono di spendersi per produrre un pensiero utile ad affrontare le sfide poste dalla società e assumere un impegno corresponsabile nella vita politica e sociale del Paese. Il Codice inoltre valorizza il metodo dialogico e progettuale, come strumenti utili per ricercare una soluzione ai problemi sociali, politici ed economici.
Questo evento contribuisce sicuramente alla missione del Progetto Policoro, nel proporre ai giovani dei laboratori di formazione, per alimentare la Speranza e suscirare una generazione di giovani cattolici che si impegnano nella realizzazione del Bene comune per il nostro Paese.
 
Roberta Pontri