Allinterno delle iniziative formative previste dal Progetto Policoro e con lobiettivo di assicurare un più ampio spazio ai percorsi di evangelizzazione dei giovani disoccupati allinterno del già consolidato programma dei cc.dd. incontri di 1° livello, CENASCA-CISL (Centro Nazionale Associazionismo Sociale Cooperazione Autogestione) e GIOC (Gioventù Operaia Cristiana), rispettivamente appartenenti alla filiera formativa e a quella dellevangelizzazione, offrono agli animatori di comunità, a partire dal mese di febbraio 2006, la possibilità di realizzare incontri caratterizzati dai seguenti contenuti: orientamento e formazione al lavoro e alla cooperazione; analisi e lettura della disoccupazione giovanile al sud in una prospettiva di fede: lannuncio evangelico nei contesti di disoccupazione.
Agli animatori di comunità
del Progetto Policoro
LL.SS.
OGGETTO: Incontri di orientamento al lavoro ed alla cooperazione.
Allinterno delle iniziative formative previste dal Progetto Policoro e con lobiettivo di assicurare un più ampio spazio ai percorsi di evangelizzazione dei giovani disoccupati allinterno del già consolidato programma dei cc.dd. incontri di 1° livello, CENASCA-CISL (Centro Nazionale Associazionismo Sociale Cooperazione Autogestione) e GIOC (Gioventù Operaia Cristiana), rispettivamente appartenenti alla filiera formativa e a quella dellevangelizzazione, offrono agli animatori di comunità, a partire dal mese di febbraio 2006, la possibilità di realizzare incontri caratterizzati dai seguenti contenuti: orientamento e formazione al lavoro e alla cooperazione; analisi e lettura della disoccupazione giovanile al sud in una prospettiva di fede: lannuncio evangelico nei contesti di disoccupazione.
Gli incontri di orientamento al lavoro e alla cooperazione avranno una durata di due giorni pieni e saranno organizzati dagli animatori di comunità in collaborazione con il CENASCA-CISL ( in raccordo con Andrea Nardella cell. 340.1451689 e-mail a.nardella@cisl.it ) e la GIOC ( in raccordo con Manuela Agagliate cell. 340.488.36.63 e-mail m.agagliate@gioc.org ).
Gli animatori di comunità potranno organizzare tali incontri nell’ambito diocesano o all’interno di una parrocchia, con il precipuo obiettivo di coinvolgere i giovani, in una prospettiva di fede, sui temi del lavoro e dell’autoimprenditorialità e di pubblicizzare l’attività dei Centri Servizi per lImprenditorialità.
I seminari saranno centrati sugli aspetti motivazionali, sullascolto reciproco delle esperienze, sul significato del gruppo come luogo di amicizia, di confronto, di crescita umana e cristiana, sullindividuazione di un metodo di lavoro in gruppo e sullimportanza del lavorare insieme, sul rapporto tra i giovani ed il consumo, sui mutamenti in atto allinterno del mercato del lavoro, sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro, sulla riforma del mercato del lavoro (Legge Biagi), sulle modalità di costituzione e di funzionamento di unimpresa sociale, sul quadro normativo che regola la nascita e lagire di una società cooperativa.
Lordine di trattazione degli argomenti e dunque larticolazione del programma (v. schema-tipo allegato) in cui i singoli corsi si struttureranno andrà di volta in volta stabilita in base alla disponibilità degli operatori ed alle esigenze dellanimatore di comunità.
Ad introdurre le due giornate di incontro dovrà essere un responsabile delle pastorali della Diocesi o della parrocchia organizzatrice.
Loccasione è gradita per porgere i più cordiali saluti di buon lavoro.
Roma, 2 Marzo 2006
Il Presidente CENASCA CISL
Arsenio CAROSI
Il Presidente GIOC
Manuela AGAGLIATE
CONTENUTI PROGRAMMA DI MASSIMA
GIOVENTÙ OPERAIA CRISTIANA
Mattina:
Intervento interattivo di conoscenza e confronto tra i partecipanti
Finalità:
creare un clima di scambio, di conoscenza, di amicizia, di ascolto reciproco
partire dallesperienza dei giovani per esigenza di concretezza e di attenzione alla loro vita
dare la parola a tutti, su quello che ciascuno sta vivendo per avviare unanalisi sulla condizione giovanile e del mondo del lavoro
Modalità:
presentazione e conoscenza tra i partecipanti
scambio su esperienze o speranze di lavoro, su condizioni di vita (dei giovani presenti o dei giovani del loro territorio): aspetti positivi, fatiche, delusioni, speranze
raccogliere quanto emerge dalle esperienze, sintetizzarlo in alcuni punti da tenere presenti (ed eventualmente approfondire) nel programma della due giorni o in un altro appuntamento da mettere a calendario.
Pomeriggio: (due proposte in alternativa)
1. Creare gruppi di giovani lavoratori
Finalità:
scoprire il significato del gruppo come luogo di amicizia, di confronto, di crescita umana e cristiana
come formare un gruppo di giovani lavoratori e disoccupati
il ruolo del responsabile animatore del gruppo
presentare e sperimentare un metodo di lavoro in gruppo, rispondente alle caratteristiche e alle esigenze dei giovani lavoratori e disoccupati
Modalità:
scambio sulle varie tipologie di gruppi a cui i giovani partecipano (sportivo, parrocchiale, ricreativo, spontaneo)
relazione sul gruppo come strumento educativo
le tappe di maturazione e di crescita del gruppo (a livello psicologico, sociologico, etico e religioso).
il ruolo del responsabile animatore del gruppo
presentazione del metodo della Revisione di Vita: vedere valutare agire e sperimentazione in piccoli gruppi
2. Giovani, lavoro e consumi
Premessa
Se un tempo lidentità di una persona era segnata in maniera significativa dal tipo di lavoro, dalla professione o dalle origini sociali, oggi ciò che consente di sentirsi parte della società , di essere riconosciuto, di esprimersi e realizzarsi è la possibilità di possedere, spendere, consumare. La qualità della vita non sembra più determinata dal tipo di lavoro che si fa, ma dalla possibilità di accedere o meno ad un certo tipo di consumo.
Spesso oggi le famiglie hanno un ruolo di ammortizzatore sociale per i giovani, i quali vivono anche grazie a quanto risparmiato e costruito dai genitori in passato.
Ogni scelta (proseguire gli studi o andare a lavorare; frequentare un gruppo di amici piuttosto che un altro) ha delle conseguenze sul futuro. Così anche il modo con cui si utilizzano quotidianamente i soldi ha delle ripercussioni sul futuro e oggi si rileva una minore propensione al risparmio da parte dei giovani.
Finalità:
Analizzare e conoscere la condizione giovanile e lavorativa da un punto di osservazione particolare: il consumo.
Approfondire le ricadute che il modo di consumare, spendere, risparmiare ha sulla concezione del lavoro, sugli stili di vita, sulle prospettive future.
Modalità:
condividere lesperienza dei giovani circa i loro consumi e il loro stile di vita
presentare i dati dellinchiesta della GiOC TUTTO IL RESTO su giovani e consumi (otre tremila giovani inchiestati), soffermandosi su alcuni aspetti, verificandoli con la loro esperienza
intravedere piste concrete sul piano educativo e formativo.
CENASCA CISL
Mattina:
1. Il mercato del lavoro e la riforma Biagi
Finalità
aiutare i giovani disoccupati o irregolarmente occupati nella non semplice lettura delle dinamiche in atto allinterno di un mercato del lavoro come quello italiano in costante evoluzione.
Modalità
trattazione delle seguenti tematiche: evoluzione storica della cultura del lavoro; il mondo del lavoro oggi: come sta cambiando la struttura della domanda e dellofferta di lavoro; il senso del lavoro: verso quale cultura; il mercato del lavoro dopo la riforma Biagi: le nuove tipologie contrattuali
2. Tecniche di ricerca attiva del lavoro
Finalità
aiutare i giovani in cerca di occupazione o in situazione di lavoro irregolare a prendere confidenza con le diverse teniche di ricerca attiva del lavoro.
Modalità
Trattazione delle seguenti tematiche: curriculum vitae (tradizionale ed europeo); lettera di presentazione; colloquio di selezione.
Pomeriggio:
1. Limpresa sociale
Finalità
aiutare i giovani disoccupati o irregolarmente occupati nel percorso di avvicinamento ai temi dellautoimprenditorialità e della creazione di impresa sociale.
Modalità
trattazione delle seguenti tematiche: limportanza del lavorare insieme; perchè la cooperazione; definizione della società cooperativa; costituzione della società cooperativa; le principali leggi che regolano la cooperazione; profili strutturali ed organizzativi; cenni sulla cooperazione sociale.
BREVE VADEME…beeep!… A FINI ORGANIZZATIVI
A) Che cosè liniziativa:
1. E unattività di tipo formativo
2. E un lavoro daula
3. Non è una Conferenza o un Convegno
4. Dura due giorni ed ha degli orari da rispettare
B) Partecipanti:
1. Numero: min. 15 max 30
2. Devono essere gli stessi per i due giorni
3. Devono avere unetà possibilmente tra i 20 ed i 30 anni
4. Possono essere diplomati, diplomandi, studenti universitari, laureati, disoccupati, ecc.
5. Vi possono essere giovani che già partecipano a cooperative
6. Vi possono essere anche giovani professionisti-commercialisti
C) Dove si può organizzare
1. In una parrocchia
2. In una diocesi
3. In più diocesi per mettere insieme i giovani
D) Cosa occorre avere a disposizione:
1. Unaula con dei banchi o sedie con la ribaltina per scrivere
2. Delle cartelline con penne e block notes
3. Una lavagna luminosa (è essenziale) con il telo
4. Una lavagna a fogli mobili o una lavagna tradizionale
E) Cose da non dimenticare:
1. Preparare con cura e anticipo lelenco dei partecipanti
2. Contattarli per sollecitarli alla partecipazione ed averne la conferma
3. Organizzare il pranzo per tutti (anche al sacco purchè si mangi insieme)